Un tempo per scrivere

Poi ho un tempo per scrivere, un tempo per pensare e un tempo per morire. Per me scrivere è vivere, è una maniera per assaporare la vita. Una volta accettati i miei limiti e conosciuto il potere delle parole scritte, ho metabolizzato il mio vivere. È vero, dal di fuori chi mi vede vede una persona che non parla e non ha autonomie, ma io ho accettato le mie inabilità e vivo in maniera diversa.

Sono arrivato in questo periodo della mia vita in maniera burrascosa pensando che morire fosse una e l’unica soluzione, ma ora mi trovo ad assaporare un equilibrio che mi dà la gioia di guardarmi con più affetto. Ho capito che non mi è necessario e neanche utile rincorrere una vita che non mi appartiene e che rispettando le mie difficoltà e le mie abilità vivo molto meglio. Dosando le energie e poi amando i tempi lunghi e facendo quello che amo con passione guardo la vita con gioia. Le parole poi hanno un’energia impressionante che a volte chi usa la voce non assapora. La parola scritta mi fa vivere, mi fa essere nella vita, mi rende partecipe, mi difende, mi tutela e mi regala la gioia di forzare il mio destino.

Se non avessi la capacità di pensiero sarei un animale, un uomo fregato, un essere facilmente vulnerabile, un individuo nullo.

Per accettare il mio vivere ho pianto perchè guardavo con invidia quello che mi manca: la voce.

Ho pianto per il dolore negli occhi di mia madre e nel volto di mio padre, ho pianto per il loro combattere inutile e per la loro dedizione instancabile.

Ho pianto il dover accettare di non essere autonomo.

Ho pianto.

Ho pianto cercando di uscire dal guscio opprimente di una vita da disabile.

Ho trovato una crepa in quel guscio. Ho tentato di romperla, allargarla. Ho cercato la luce. Ho cercato le parole. Ora posso vedere la luce, ho le parole da scrivere. Finalmente. La luce mi è apparsa.

10 pensieri riguardo “Un tempo per scrivere

  1. Mi sono commossa e ho pianto
    Quanta intensità e maturità nelle tue parole!
    Figlio mio sei molto più ricco dentro di tanti di noi che si considerano”normali”
    Sei fantastico,per noi sei oltre che un esempio di coraggio anche lezione di vita
    Un grande abbraccio

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  2. Caro Carlo, le tue parole hanno commosso me e Nicola mio marito. Siamo felici perché sei riuscito a trovare una crepa nel guscio che ti impedisce di esprimere i tuoi pensieri, sentimenti e progetti. Noi ti aspettiamo da sempre per darti una mano, per quanto ci è possibile, ad esplorare il mondo, ma soprattutto ti vogliamo bene perché fai parte della nostra vita da sempre. Ti auguriamo che questo spiraglio si apra sempre di piu e finalmente cada questo muro. Saremo felici con te e con i tuoi genitori, amati amici. Con affetto Anna e Nicola Liso.

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  3. Mi ha molto emozionato la lettura di questo scritto e vorrei continuare a conoscere questo giovane coraggioso che sembra scampato ad una tempesta ed ora si è unito alla schiera di naufraghi che come me cercano una vita autentica

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  4. Grazie davvvero… stare dentro e contemporaneamente oltre quelli che si credevano limiti invalicabili è una condizione che offre agli altri stimoli importantissimi

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  5. Ciao caro Carlo!Holetto il tuo scritto: è bellissimo commovente edi grande insegnamento per tutti noi. Abbiamo capito ancora meglio la tua persona eccezionale!!! Bravo! Ti voglio molto bene! Continua così!!!! Un abbraccio grande

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  6. Caro Carlo grazie! Grazie perché le tue parole hanno fatto breccia dentro me , regalandomi emozioni. Continua con tenacia a frantumare quel guscio e ci sarà più luce anche per noi

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  7. Credo sia difficile restare inermi a questo scritto mi sono emozionata e mi emoziono ancora quando un ragazzo speciale mi abbraccia e mi dice a suo modo Prof.le voglio bene!!!!😍

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