La gioia era tra l’aria

Oggi ho pensato a come riuscire a portarvi un po’ di mondo quotidiano, non quello dei miei pensieri ma quello che nutre il corpo oltre che la mente. Sono un goloso! Mio padre dice che «scende pe’ li rami!». Amo molto mangiare dolci, soprattutto a prima colazione. In quel momento sono spesso solo, riordino le idee e il boccone dolce mi rallegra.

Non avrei mai scritto questo se un giorno nel gruppo online della quarantena Antonio non avesse proposto di condividere le ricette del momento. Io mi sono sentito all’inizio un pò impacciato ed escluso perchè le mie abilità di cuoco si limitano a tagliare qualche piccola cosa e soprattutto a buttare i residui nella spazzatura per esaudire la mia necessità di ordine. Quindi che fare?

Mi sono divertito a studiare mia madre mentre cucina. Lei diventa un’altra persona. Si assenta dal mondo reale e si concentra nel creare piccole meraviglie. In genere ottime ma a volte pessime. Soprattutto se fa cose che non gli sono congeniali. Lei si diverte nell’assemblare alimenti. Lei inventa! Non riesce mai a fare una cosa uguale ad un’altra! Non segue ricette! Così se una cosa viene bene è difficile riassaggiarla uguale, ma è pur vero che questo vale anche per le cattive!

Allora il mio impaccio aumenta. Non ho una ricetta da scrivere! Allora non potendo fare altro vi scrivo una ricetta alla mia madre! Che se gli chiedi «come l’hai fatta?» se ti va bene ti risponde «con un pò di questo un pò di quello».

Così ho pensato di scrivervi della crostata. Anni di tentativi per una crostata rispettosa delle mie allergie e delle direttive dei medici. Ho sempre sognato una crostata gluten free e dairy free. Mia madre ci provava con risultati abbastanza mediocri, Quando una mattina di quarantena mi son svegliato e in casa aleggiava un dolce profumo! In forno c’era una crostata per me, per noi. Ho sperato in un esperimento riuscito meglio, ho sognato il suo profumo per anni.

Era il giorno del mio compleanno e mamma ci aveva messo tutto il suo amore che si sprigionava nell’aria di casa, e io guardavo questa meraviglia con l’acquolina in bocca. Ma dovevo ancora attendere che si raffreddasse, che si potesse sfornare e tutto il resto. Il sapore dell’attesa aumentava la voglia di assaggiarla e anche la preoccupazione di un ennesimo flop.

Allora, la ricetta non si saprà mai con esattezza perchè mia madre crea e come ogni artista non si ripete. Ma per la pasta frolla ha usato un nuovo mix di farine che a leggerlo ti credi una mucca: riso, sorgo, grano saraceno, fecola di patate e pysellum!  Gomma xantana 300 grammi. Poi uova 2 o forse 3, due solo rossi e una intera. 150 grammi di zucchero, 80 grammi di strutto, 80 grammi di margarina vegetale, buccia di limone grattuggiata.

Poi un’altra cosa è venuta buona. La crema! Senza farina e senza latte!

Uova 2, solo i rossi, fecola di patate quella che serve, 2 o 3 cucchiai di zucchero, succo di un limone, buccia grattuggiata di un limone e latte di mandorle. Ottima! L’ho assaggiata con la macedonia a prima colazione. Poi mandorle tritate e la sua marmellata di arance. L’insieme era favoloso. E la gola era stuzzicata. La pancia soddisfatta.

La gioia era tra l’aria e tutto sapeva di amore.