Una serata jazz a Castel del Monte

Tra il desiderio di uscire di casa e la pigrizia di rimare nel mio mondo, nel mio giardino, mi sono ritrovato nella bellezza della vita.
La luna illuminava il cielo e dava un senso di pace al paesaggio, il castello illuminato emergeva con la sua maestosa eleganza e l’equilibrio della sua essenza riempiva l’animo di bellezza.
Poi il silenzio.
Poi le note della chitarra erano il giusto condimento al sapore di quel momento.
Il tempo si dilata nel momento in cui riesci ad assaporarne la bellezza.
Il momento della vita vissuta.
Il momento delle emozioni che cerchi di trattenere.
Il momento in cui cerchi di non perdere la magia di riuscire a percepire il mondo senza lottare con te stesso.
Poche volte riesco ad essere in questa magia dove per un motivo oscuro tutto è in ordine, niente mi crea percezioni stridenti che non riesco a controllare.
Mille stimoli che non entrano in conflitto col mio corpo, mille percezioni in equilibrio.
Trovare questo equilibrio non dipende da me o da altrui facezie, non posso controllarlo, posso sognarlo, posso cercarlo, posso pregare.
Quando il miracolo avviene devo assaporarlo fino in fondo, devo gustarlo con tutte le cellule del mio corpo sperando che non mi abbandoni troppo presto.
Devo assaporare la magia della vita e rimanere congelato, in apnea, nella sua essenza, nella sua bellezza.

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